Quando ti agiti senti che ti manca il respiro?
È normale. E la causa è radicata nelle profondità del nostro sistema nervoso.
Però c’è una soluzione.
Leggi fino in fondo per comprendere cosa ti accade realmente e come risolverlo.
Andiamo dritti al punto.
Il respiro è profondamente connesso al sistema nervoso. Ed è proprio quest’ultimo a governare gli stati di ansia e stress.
Infatti, quando perdiamo il controllo dei nostri processi di pensiero, che diventano compulsivi, si innesca una spirale discendente che può causare una vera e propria crisi.
Magari lo hai sperimentato in prima persona, o magari sei stato spettatore mentre una persona a te cara viveva un attacco di panico (o di ansia).
In entrambi i casi, è un’esperienza che difficilmente siamo in grado di dimenticare.
Quando ti agiti per qualcosa di cui hai paura, o che è successo, il tuo sistema nervoso reagisce innescando la reazione di stress.
Una delle principali risposte è l’aumento della ventilazione. Viene così generato uno stato di iperventilazione che ha come prima conseguenza una drastica riduzione della concentrazione di anidride carbonica nel sangue.
Per un effetto fisiologico, a questa riduzione è legata una riduzione dell’ossigenazione di tutti i tessuti, cervello incluso.
Viene così innescata una reazione a catena: quando al cervello viene ridotta la quantità di ossigeno disponibile innesca la reazione di stress per garantire la sopravvivenza.
Ma facciamo un piccolo salto indietro.
Se l’iperventilazione è stata causata da una spropositata agitazione mentale – e quindi dallo stress stesso – ci troviamo in una situazione delicata e di estremo pericolo.
Infatti, lo stress ha causato l’iperventilazione. Questa, a sua volta, ha causato un aumento dello stress a carico di tutto il sistema mente-corpo. Questo aumento del livello di stress causa un ulteriore incremento della ventilazione. E così via.
Ti ritrovi in un attimo in una spirale discendente con la forza di gravità che ti trascina giù. E sempre più giù.
Sembra un paradosso ma è ciò che accade in presenza di iperventilazione: a tutti gli effetti viene stimolata la sensazione di MANCANZA D’ARIA.
Le cause principali, riassumendo, sono due:
riduzione dell’ossigenazione
aumento dello stress
Alcuni dei sintomi frequenti sono:
dolori al torace
formicolii alle estremità
sensazione di freddo
tremori
giramenti di testa e vertigini
nausea
dissenteria
svenimento
E c’è da dire di più: ognuna di queste reazioni, una volta percepite dal soggetto, è in grado di stimolare un aumento ulteriore della sensazione di ansia e panico.
Il consiglio
Senti che ti manca il respiro mentre sei in ansia?
Fai questo:
siediti e appoggia i piedi sul pavimento (se puoi togli anche le scarpe) e le mani sul petto
senti il contatto con il suolo e il tuo corpo che respira
prendi il controllo della respirazione incominciando a rendere il respiro più lento e regolare
inspira lentamente dal naso
espira lentamente dalla bocca con le labbra vicine come se soffiassi in una cannuccia
cerca di rendere la fase di espirazione più lenta di quella di inspirazione; idealmente il doppio
Un esempio:
inspira per 4 secondi
trattieni per 2 secondi
espira per 8 secondi
ripeti finché non incominci a sentirti meglio e mantieni l’attenzione al controllo del respiro
Se ti succede spesso, hai bisogno davvero di fare un lavoro su di te.
Partire dal respiro può essere una strategia assolutamente efficace che ha già aiutato moltissime persone a combattere lo stress e l’ansia.
Vorrei specificare una cosa: cosa intendiamo con “spesso”?
La risposta è variabile.
Onestamente se succede anche solo una volta all’anno, è già fin troppo. Conosco cosa si prova in quella circostanza e essere in grado di evitarla deve far parte di ogni tuo sforzo.
Però so che per molti questa situazione si ripete più volte, anche nel corso di una sola settimana.
Ciò che davvero conta è la tua reale volontà di imparare ad avere il controllo su di te.
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Al tuo respiro,
Leo
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Riferimenti:
Exposing Worry’s Deceit: Percentage of Untrue Worries in Generalized Anxiety Disorder Treatment
Vagus Nerve Stimulation, Depression, and Inflammation
Benefits from one session of deep and slow breathing on vagal tone and anxiety in young and older adults
Voluntary hyperventilation in the treatment of panic disorder--functions of hyperventilation, their implications for breathing training, and recommendations for standardization
Cerebrovascular Response to Cognitive Tasks and Hyperventilation Measured by Multi-Channel Near-Infrared Spectroscopy
Hyperventilation in panic disorder and asthma: empirical evidence and clinical strategies
Differential Carbon Dioxide Sensitivity in Childhood Anxiety Disorders and Nonill Comparison Group
Ventilatory Physiology of Patients With Panic Disorder
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