In un recente post abbiamo parlato dell'importanza del "fermarsi" da un punto di vista del sistema nervoso.
Qui, oggi parliamo invece del naturale potere curativo del rallentare.
E lo faremo dal punto di vista del nostro respiro.
Perché sì, ci sono delle cose che devi sapere.
Allacciati la cintura
Quanto respiri?
Già: questa, oltre alla ben nota "Come respiri?", si è rivelata una domanda fondamentale.
Il respiro è l'unica funzione del sistema nervoso autonomo che (tutti) abbiamo la capacità di modificare e controllare in modo consapevole.
Infatti non possiamo direttamente modificare i parametri della nostra pressione sanguigna, o la frequenza cardiaca, o magari la motilità del tratto intestinale, e nemmeno l'attività del sistema immunitario.
Possiamo, però, facilmente modificare il modo in cui respiriamo.
E questo, alla luce delle profonde e viscerali connessioni del nostro sistema nervoso autonomo, è in grado di influenzare direttamente tutte le altre sue funzioni.
Quando sei in uno stato di stress, il tuo sistema nervoso invia degli input allo scopo di caricare il corpo di energia.
Grazie alla mediazione di ormoni e neurotrasmettitori come cortisolo e adrenalina si assiste a un aumento - tra le varie reazioni - della frequenza sia cardiaca che respiratoria.
Una respirazione breve, superficiale e frequente è infatti tipica degli stati di agitazione nervosa quali elevato stress, ansia o panico. Questa induce una moderata iperventilazione che sovraccarica tutto l'organismo comunicando al cervello che ci troviamo in uno stato di allerta.
Essendo l'unico parametro che possiamo modificare direttamente, il respiro ha la capacità di agire come un potente "freno".
Ma possiamo tirarlo solamente quando ne diventiamo consapevoli.
Come?
Prendendoci del tempo per rallentare la respirazione.
Ricordi il nervo vago? (Ne abbiamo parlato anche qui)
È il principale nervo del sistema nervoso parasimpatico, quello che si occupa del rilassamento e anche della digestione. È composto per l'80% da fibre afferenti, e comunica costantemente al cervello lo stato in cui si trova l'organismo.
Quando rendi la respirazione lenta, profonda e puramente diaframmatica, il nervo vago rileva questa avvenuta modifica e invia al nostro calcolatore tutti i dati nel tempo di millesimi di secondi.
Il cervello li elabora e interpreta la rallentata frequenza respiratoria e l'attivazione diaframmatica come conseguenze di un evidente stato di rilassamento. Questo reagisce interrompendo il rilascio di cortisolo e di tutti gli ormoni che avevano invece stimolato la reazione di stress.
E quindi?
Ciò che succede è che, dopo alcuni minuti di respirazione, tutta la tua chimica interna sarà cambiata. E tu ti sentirai meglio e profondamente rilassat@.
Non ti sentirai (solo) diversamente, sarai una persona diversa.
E tutto solo concedendoti del tempo per respirare.
È la capacità basilare di regolare il tuo sistema nervoso per promuovere uno stato di calma intrinseca in un sistema bottom-up (dal basso verso l'alto, ovvero dal corpo alla mente).
Il mio consiglio
Quando ti senti sotto stress, in sovraccarico, con mille cose per la testa che ti sembra di non riuscire più a gestire.
Quando senti i pensieri che corrono e ti senti in ansia per la paura di non riuscire a gestire tutto, ricordati che hai tra le mani tutto ciò che ti serve.
Siedi, con la schiena dritta ma senza rigidità.
Inspira per 4 secondi ed espira lentamente per 6 o 8 secondi.
È semplice, così semplice che puoi provarlo anche subito.
Inspira
Espira
E goditi la sensazione.
Leo
Di seguito trovi alcune pubblicazioni scientifiche che hanno ispirato questo articolo e il miei studi
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