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Immagine del redattoreLeonardo di Lernia

La strada per la migliore versione di te.

Partiamo così:

Non sei tu a pensare. È il tuo cervello a farlo per te. E cosa pensare, o come pensarlo, lo decide lui.



Ti sembra strano ciò che dico? Bene, comprensibile.

Ma scendiamo più in profondità in questa affermazione.


Se ti chiedessi di non pensare ad assolutamente nulla per i prossimi 30 secondi? Hai idea di cosa succederebbe? Di quando sarebbe difficile? E se ti dicessi di non pensare a una montagna? Non l’hai appena visualizzata nella tua mente? Eppure non lo hai voluto fare tu. Il solo fatto che tu sia qui a leggere ha reso possibile che il tuo pensiero fosse influenzato dalle mie parole.

E quindi, come controlli qualcosa che fluisce in totale autonomia? La risposta è solo una:

con la tua attenzione. Prestare attenzione ai tuoi pensieri significa essere consapevole dell’attività della tua mente. Significa poter scegliere se seguire quel pensiero o dirigere la tua attenzione altrove. Significa avere la possibilità di interrompere il circolo vizioso in cui ti trascinano i tuoi pensieri quando sono particolarmente orientati al negativo o, peggio, al catastrofismo. Questo - ad esempio - è ciò che si fa con la meditazione.

Scegliere di dirigere (di nuovo) la tua attenzione al respiro o al tuo corpo ogni volta che noti quando la tua mente incomincia a vagare per conto suo. Serve allenamento, ma questo esercizio mentale ti conduce verso una profonda relazione che sarà la più sincera e duratura che potrai mai avere nella tua vita: quella con te stesso. E se incominciassimo a cambiare il paradigma? Se smettessimo di considerare ciò che pensiamo come una realtà assoluta? Di fronte alla stessa situazione, persone diverse agiscono in modo diverso. Sentono cose diverse. Perché pensano cose diverse. Il pensiero - quindi - è l'output del nostro cervello dopo che ha elaborato ciò che percepisce della realtà con gli stumenti che ha a disposizione.

Sappiamo che, di tutta la mole di informazioni che arrivano dall'esterno, il nostro cervello è in grado di percepirne solo il 5%. E di questo 5% possiamo essere consci del solo 10% circa. Più che la realtà, quindi, il nostro pensiero rappresenta una proposta di realtà da parte della nostra mente. La nostra personale e unica proposta. Che dipende dal nostro vissuto e dalle nostre aspettative riguardo il futuro. Se cerchi il benessere, immagino desideri che la tua mente sia in pace. Allora, questa è la mia proposta per te. Impara a dirigere la tua attenzione a ciò che c’è dentro la tua mente, a ciò che stai pensando.

- Superfluo specificare (ma mi tocca farlo ugualmente) che lo strumento più potente per fare questo è la meditazione Mindfulness - Cosa pensi di ciò che pensi?

Come ti senti quando pensi a quella determinata cosa?

Soffri? Sei felice? Provi ansia?

Frustrazione? Invece di cercare di fuggire da quel pensiero, o combatterlo, impara a metterlo semplicemente in discussione.

C’è un altro modo di pensare a questa determinata cosa? Posso reagire diversamente a questo o a quell’evento?

Amico mio, amica mia, sappi che la risposta è sempre sì.


Devi solo iniziare.

Mettiti in discussione più spesso. Accetta di cambiare idea quando ne hai voglia.

Che non hai accesso a tutta la realtà. Nè tu, nè chiunque altro ti stia intorno.

E come ritieni che gli altri possano sbagliarsi, puoi sbagliarti anche tu.


Goditi questo viaggio.

Io ti saluto, per oggi.


Leonardo

Namasté


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