Se ti chiedessi di respirare lentamente, sei sicur@ di riuscire a soddisfare questa richiesta?
Riusciresti a regolare il flusso d'aria a piacimento, rallentandolo fino a quasi non percepirne più la pressione sulle pareti delle cavità nasali?
La verità è che potrai riuscirci solo se avrai prima calmato lo stato di agitazione della mente.
Finché il tuo sistema nervoso sarà iperattivo non avrai accesso a ciò di cui sto parlando.
Il respiro è il ponte tra te e il tuo sistema nervoso. Tra te e la tua mente.
Quando incominci a prendere il controllo del respiro stai consapevolmente cercando di prendere il controllo di un’attività che normalmente viene gestita dal tuo sistema nervoso autonomo.
E così incontrerai una certa inerzia, inizialmente.
Ti sembrerà di dover fare una certa fatica per scegliere di respirare in un modo diverso, soprattutto se più lento di quanto faresti altrimenti.
Questo accade perché lo stato in cui si trova il sistema nervoso autonomo influenza lo stato in cui si trova la mente.
E lo stesso vale per la qualità della tua respirazione.
«Quando la mente è agitata il respiro è caotico, breve e superficiale.
Quando il respiro è caotico, breve e superficiale la mente è agitata».
Il punto è che non possiamo controllare la mente utilizzando la mente. Non riusciamo a calmarci se siamo nervosi, agitati, arrabbiati, in ansia, solo pensando che sarebbe meglio che ci calmassimo.
Per controllare e calmare la mente dobbiamo seguire altre strade.
Il respiro è la più potente in questa direzione.
Per prendere il controllo del respiro e portarlo nella direzione opposta, però, dovrai superare una barriera: quella eretta dalla mente e dal sistema nervoso che vuole continuare a mantenere il dominio della respirazione.
E così all’inizio e per qualche ciclo ti sembrerà difficile rallentarlo a sufficienza.
Ma è proprio lì che devi insistere.
Devi compiere uno sforzo conscio rilassando il corpo, comunicando al sistema nervoso che sei al sicuro.
E poi permettere all’aria di fluire sempre più lentamente.
Così, via via, incominci ad avere sempre più presa sulla respirazione.
Inspiri per 1-2-3-4 e la mente incomincia a lasciarti fare.
Lo stress lascia andare il corpo e i traumi e gli stress esterni smettono di influenzarti.
Espiri per 1-2-3-4 e la mente non ha più presa su di te.
Hai raggiunto uno stato di rilassamento e di equilibrio che non è solo fisico o mentale. Riguarda tutta la tua energia vitale.
«La mente si calma se sei in grado di estendere il respiro.
Sei in grado di estendere il respiro se la mente si calma».
È la tua scelta consapevole a generare quello stato di tranquillità e di pace.
La scelta di avere il controllo su di te.
È questo a permetterti di avere la meglio.
Permetti al respiro di rallentare. Di estendersi.
È così che vincerai.
E la mente avrà smesso di correre, di strillare, di rimbalzare qua e là come la pallina di un flipper.
Sarà diventata fluida, morbida come un’onda del mare in una mattina estiva di sole. Quando sembra accarezzare la sabbia.
Lo stesso accadrà al tuo respiro, che fluirà con la medesima leggerezza e morbidezza.
Sarai in pace. E avrai vinto tu.
Avrai preso il controllo.
Hai dubbi sul respiro?
Vorresti lavorare con me per migliorare la qualità della tua vita e della gestione dello stress attraverso la respirazione? Sono a tua disposizione.
Contattami per una consulenza gratuita.
Se ci saranno i presupposti, incominceremo subito il nostro lavoro insieme.
Ti aspetto.
E ti abbraccio.
Leo
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