Chi dice che non puoi?
Ciò che viene piantato sempre più spesso nel terreno fertile della nostra mente è proprio ciò da cui tutti vorrebbero scappare: la miseria.
Quella miseria che ti fa avere paura di provarci, che ti fa sentire di non meritartelo.
Ci dicono che non siamo abbastanza belli, non siamo abbastanza intelligenti, non abbiamo studiato abbastanza, che non siamo creativi.
E spesso chi ci dice tutto questo è proprio la voce che parla nel nostro dialogo interiore, sabotandoci in silenzio senza nemmeno che ce ne rendiamo conto.
Tutto questo poi avviene sempre di più sui social, dove ci confrontiamo con la perfezione che viene venduta a colpi di reazioni e cuoricini, che ci fa finire per credere davvero che sì, in effetti, non siamo abbastanza e non vale nemmeno la pena di provarci, tanto equiparare i risultati altrui sembra sempre più difficile. Quasi impossibile.
Quindi? Quindi devi smettere di paragonarti!
Perché ogni volta che ti paragoni ti deformi, perdi la tua capacità creativa, la tua unicità, che è ciò che ti rende unico in tutta la materia dell'universo e che solo tu potrai mai essere.
Non esistono talenti piccoli e talenti grandi, esistono solo persone che fanno le cose finché non raggiungono il risultato.
Quelle che si rimboccano le maniche e sudano, cadono, falliscono oggi, domani e dopodomani ma non considerano l'idea di mollare.
Sono quelle che camminano a lungo a testa bassa e in silenzio, a cui interessa più la direzione in cui vanno che la velocità con cui si avvicinano alla meta (sempre che ci sia una meta).
Il punto è che tutto questo viene nascosto dai social, che skippano direttamente al lieto fine.
Chiediti dunque, quanto sei influenzato da ciò che vedi negli altri? Perché ti senti da meno?
E ricordati che hai le stesse identiche possibilità di tutto il genere umano di raggiungere ciò che desideri. Che dentro di te conservi già tutto quello che ti serve per arrivare lontano come non immagini. Ricordati che sei vivo. E che questo è già più che sufficiente.
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